L’assessment di Paradygma per scoprire quanto la tua azienda si trova nel caos

chaos assessment

Il caos è parte integrante delle aziende.

Gestire un business genera caos e più questo cresce, più entropia si crea, è inevitabile.

Ciò che diventa importante, quindi, è imparare a gestire questo caos, quasi surfandolo.

Come si gestisce il caos è esattamente il nostro lavoro, un argomento complesso sul quale si potrebbe stare ore.

Il primo passo necessario, però, è quello di essere consapevoli del livello di caos della propria azienda, perché non tutte le aziende sono nella stessa situazione.

Ecco allora che noi di Paradygma abbiamo creato un assessment per scoprire in pochi minuti quanto la tua azienda si trova nel caos.

Come nasce l’assessment e com’è composto

L’assessment è il risultato di anni di esperienza con il caos delle aziende, sistematizzato e messo per iscritto.

Siamo partiti proprio dalle decine di domande che sottoponiamo alle aziende durante le nostre call di discovery (pre vendita) e quelle di kick off (prima call strategica con il cliente).

Il riassunto di queste interviste va a formare le domande del test, rese più semplici e a risposta chiusa.

L’assessment si compone di 16 domande a risposta chiusa, suddivise nei 4 pilastri fondamentali delle nostre consulenze.

  • Due domande sui processi.
  • Nove domande sugli strumenti digitali e i dati.
  • Due domande sulle automazioni.
  • Tre domande sulla formazione del team.
Prima pagina dell’assessment
Prima pagina dell’assessment

Perché proprio questi 4 pilastri

Dopo anni di consulenza, abbiamo individuato i quattro pilastri che permettono di rendere un’azienda funzionante e anche efficiente.

Si parte dai processi perché sono la base di tutto. Se non si capisce come girano le informazioni in azienda e quali sono le procedure tipiche, non si può efficientare nulla.

Due domande sono dedicate proprio ai processi per capire quanti se ne hanno in azienda (non tutte le aziende hanno tutti i classici processi) e quanti di questi sono mappati.

I processi mappati fanno la differenza nell’efficienza e nella scalabilità di un’azienda. La maggior parte delle imprese non ha dei processi mappati, e quindi scritti, messi a terra, consultabili da tutti e conosciuti da tutti.

Per noi è importante sapere la situazione aziendale in termini di processi: se sono tanti e nessuno di questo è mappato, il lavoro da fare sarà parecchio perché significa che c’è tanto caos.

Esempi di domande sui processi
Esempi di domande sui processi

Il secondo pilastro sono gli strumenti digitali e i dati archiviati su questi.

Oggigiorno un’azienda non può funzionare su carta, ci devono essere dei software che svolgono dei compiti e conservano le informazioni chiave.

Questi software, tuttavia, devono essere ben impostati e non posso essere troppi, altrimenti le informazioni sparse generano caos.

Più software ci sono (soprattutto se fanno le stesse cose), più dati raccolti e non sistematizzati sono presenti, più lavoro ci sarà da fare per mettere ordine.

Esempi di domande sugli strumenti digitali
Esempi di domande sugli strumenti digitali

Allo stesso modo, alcune domande di quest’ultima sessione sono dedicate a capire quanti progetti attivi ci sono mediamente, quant’è il carico di lavoro e se le scadenze vengono rispettate spesso.

Esempi di domande sul carico di lavoro
Esempi di domande sul carico di lavoro

Il terzo pilastro è dedicato alle automazioni. Le automazioni sono dei collegamenti tra i software che permettono, grazie ad un trigger, di far accadere una serie di azioni in automatico.

Le automazioni servono ad alleviare le persone di tutte quelle task ripetitive e noiose che può appunto eseguire una macchina, riducendo così anche il rischio di errore umano.

Se il team si trova spesso a fare task ripetitive e nessuna di queste è stata ancora automatizzata, il lavoro di efficientamento che si può fare è parecchio.

Esempi di domande sulle automazioni
Esempi di domande sulle automazioni

L’ultimo pilastro riguarda le persone e il loro livello di competenza in termini di strumenti digitali e processi aziendali.

Più un team è ignorante riguardo l’utilizzo di questi strumenti e i famosi processi che dovrebbero essere scritti e uguali per tutti, e più il lavoro da fare è difficile.

Le persone sono la risorsa più importante e, non solo i sistemi si devono adattare alle esigenze del team e non viceversa, va data loro la possibilità di utilizzarli al meglio, formandoli a dovere e costantemente.

Esempi di domande sulle competenze del team
Esempi di domande sulle competenze del team

Che tipo di risultati può fornire l’assessment

Una volta completato l’assessment, questo calcolerà il punteggio è fornirà tre tipi di output.

  1. La tua azienda si trova nel caos più totale.
  2. La tua azienda si trova circondata dal caos, ma se la sta cavando pian piano.
  3. La tua azienda conosce il caos e lo padroneggia, quasi lo sfrutta a proprio vantaggio, come un surfista sulle onde.

Oltre a questo output molto netto, viene fornito un feedback più ampio, seppur generale, riguardo la situazione complessiva, con dei suggerimenti di miglioramento.

Esempio di mail di risposta con feedback riguardo l’assessment
Esempio di mail di risposta con feedback riguardo l’assessment

L’assessment sostituisce una consulenza?

è indicato completare il test con calma e con la massima sincerità.

Se in un preciso momento non si dispone di alcune informazioni aziendali, si consiglia di andarle a recuperare per poi concludere la compilazione.

Per quanto l’assessment sia completo e basato su parametri reali, questo non può sostituire una vera e propria consulenza da parte di professionisti che analizzano il vostro caso specifico.

L’assessment, quindi, può fornire un’indicazione generale e della consapevolezza che possono accendere il campanello di allarme in caso di feedback negativo.

Soprattutto in caso di feedback negativo, si consiglia di approfondire la questione in una consulenza apposita con professionisti e valutare un intervento di efficientamento.

Retroscena: com’è stato costruito l’assessment a livello tecnico

Costruire l’assessment non è stato banale, nemmeno a livello tecnico.

Questo è stato sviluppato utilizzando diversi strumenti digitali per garantire una gestione efficiente delle risposte e dei dati raccolti:

  • Fillout: Utilizzato per creare e raccogliere le risposte del quiz.
  • Notion: Per organizzare e dettagliare le risposte in un database specifico.
  • MailerLite: Gestisce l’invio delle email nel caso in cui l’utente scelga di iscriversi alla nostra newsletter.
  • MailerSend: Utilizzato per inviare i risultati del quiz agli utenti che non si iscrivono alla newsletter.

Il flusso di lavoro prevede che, una volta completato il quiz, le risposte vengano raccolte da Fillout e inviate a Notion, dove vengono elaborate e valutate. A seconda delle risposte, viene inviata una email con i risultati tramite MailerLite o MailerSend.

L’automazione creata per gestire questo flusso di lavoro
L’automazione creata per gestire questo flusso di lavoro

Dove eseguire l’assessment

Eseguire l’assessment è semplicissimo, basta andare sul sito di Paradygma al seguente link e compilarlo con attenzione: https://paradygma.tech/quanto-e-nel-caos-la-tua-azienda/

Sezione del nostro sito web dalla quale si può eseguire l’assessment
Sezione del nostro sito web dalla quale si può eseguire l’assessment

Per ulteriori informazioni o per richiedere una consulenza personalizzata, non esitare a contattarci. Siamo qui per aiutarti a trasformare il caos in un’opportunità di crescita.

Costruiamo sistemi efficienti per gestire il caos delle aziende: analizzando i processi, digitalizzandoli, automatizzandoli e formando il team.
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Quanto è nel caos la tua azienda?

Ci sono le aziende che navigano nel caos e che sono in controllo di tutto quello che accade, ci sono le aziende così strutturate che l’idea del caos non le sfiora nemmeno e ci sono le aziende che invece sprofondano nel caos e che quindi non riescono a crescere.

La tua azienda in che gruppo rientra?

Scoprilo col nostro assessment!